UPVIVIUM 2019: il vincitore della finalissima è il Ristorante “Elba Magna”
Gran finale per UPVIVIUM, il contest gastronomico a KM zero, che si è svolta lunedì 3 Giugno presso la sede di ALMA e ha visto trionfare la ricetta “Tra sacro e profano” del ristorante Elba Magna, della Riserva della Biosfera Isole di Toscana. Secondo posto per Cascina di Fiore (Riserva Biosfera Sila), mentre il ristorante Don Pedro di Comano Terme (Riserva Alpi Ledrensi Judicaria) chiude al terzo.
Per loro in premio giornate di formazione in ALMA e alcuni volumi della Collana ALMA PLAN.
Menzione speciale assegnata dalla giuria dei giornalisti per il Podere Conti (Riserva Parco Appenino Tosco-Emiliano), che ha vinto sia il premio stampa sia il miglior prodotto a chilometri zero, Pecorino dell’Azienda Agricola Cavallana.
Il premio per il miglior produttore è stato conferito all’azienda Sapori Silani di Alessio per l’anice nero selvatico della Sila – San Giovanni In Fiore (CS).
Ad annunciare i vincitori il direttore generale di ALMA, Andrea Sinigaglia, insieme ad Andrea Grignaffini, docente ALMA e componente del Comitato scientifico della Scuola nonchè critico gastronomico fra più qualificati del nostro tempo, e Giuseppe Vignali direttore del Parco-Riserva Appenino Tosco-Emiliano.
Due le giurie, una strettamente tecnica composta da docenti ed esperti enogastronomici, l’altra composta da rappresentanti delle cinque Riserve di Biospera MaB e da giornalisti enogastronomici.
I ristoranti che si sono sfidati dopo la selezione locale:
- per la Riserva di Biosfera ‘Alpi Ledrensi e Judicaria’ Pizzeria Ristorante Don Pedro con la ricetta “L’abbraccio caldo della mamma”;
- per la Riserva ‘Delta Po’ Ittiturismo in Marinetta con la ricetta “Il risveglio della Laguna”;
- per la Riserva Appenino Tosco Emiliano con “Appenino in bianco e oro nero”;
- per la Riserva di Biosfera ‘Isole di Toscana’ Elba Magna con la ricetta “Tra sacro e profano”;
- per la ‘Riserva Sila’ il ristorante Agriturismo Cascina di Fiore con la ricetta “Sotto la neve il pane: pane, zucchero e olio 2.0”.
Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale Appenino Tosco-Emiliano, da cui è partita l’idea del Concorso sottolinea: “Il valore fondamentale è che le Riserve italiane, possono rappresentare per le altre 700 Riserve del mondo, un buon modello di sostenibilità in quanto in Italia, l’alta densità demografica protratta nei secoli, ha fatto sì che si sviluppasse una tradizione gastronomica che privilegia il riuso dei prodotti e li trasforma in maniera sostenibile. Infatti, le migliori ricette italiane sono tutte improntate al riuso e il tema di quest’anno, il pane, lo è maggiormente, è l’esempio più eclatante e viene usato in moltissimi piatti”.
Prossimo appuntamento, Parigi il 19 giugno presso la sede dell’UNESCO.