Dopo uno stop legato all’emergenza Covid-19 durato oltre tre mesi, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana è pronta ad accogliere nuovamente i suoi studenti per il prosieguo dell’attività didattica nel pieno rispetto delle norme di salute e sicurezza.

 

Sono passati oltre 3 mesi da quando ALMA ha dovuto chiudere le sue porte a causa della grave emergenza provocata dal Covid-19. Tutte le attività della Scuola infatti sono state sospese come imposto da direttive nazionali e fin dai primi giorni, la principale preoccupazione della Scuola è stata quella di mantenere costante il rapporto educativo con gli allievi anche grazie all’attivazione della piattaforma di e-learning digitale; uno strumento che ha permesso a tutti gli studenti di frequentare da casa lezioni di approfondimento, ripasso e assistere alle testimonianze di grandi chef e produttori italiani.

Per ALMA, come per tutto il resto del Paese, il periodo appena passato è stato impegnativo e complesso: fin dai primi giorni è stato mantenuto, da un lato, il dialogo con le Istituzioni locali, regionali e nazionali per essere pronti a riaprire le attività didattiche al termine di questo periodo di lockdown, dall’altro è stato redatto ed attuato un minuzioso “Protocollo” di operazioni che garantisse la tutela della salute delle persone di ALMA: studenti, personale, fornitori ed ospiti. Tale Protocollo è stato redatto da un gruppo di lavoro composto da qualificati specialisti di settore in materia di sicurezza e salute sul lavoro, tra cui il Gruppo Gelati e AON, e la nuova figura di Hygiene Manager, preziosi partner nella stesura dei contenuti.

 

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La ripartenza ha implicato, per la Scuola, interventi tecnologici sulla struttura ed acquisizioni di dispositivi quali: termoscanner con tornello automatico, 500 elementi grafici di segnaletica formativa ed informativa, installazione di conta persone digitali per evitare affollamenti, 30 stazioni di sanificazione mani, 50 separatori e distanziatori, 5000 tra mascherine e DPI distribuiti tra staff e studenti; oltre a 500 test sierologici effettuati tra personale ed allievi che saranno presenti.

Il primo obiettivo di questa nuova riapertura, per ALMA, sarà quello di coniugare alla tradizionale attività didattica, la diffusione agli studenti di nuovi modelli e strumenti di gestione aziendale (legati alla sanità ed alla sicurezza) che a loro volta potranno diffondere, una volta inseriti nei propri ambiti di lavoro, per una nuova cultura di responsabilità personale, elemento cruciale per affrontare la sfida della ripartenza nella massima sicurezza.

Oggi l’obiettivo è riprendere le lezioni per far completare i corsi agli studenti che sono stati costretti ad interromperli a causa dell’emergenza per poi concentrare le energie e far sì che la vita della Scuola riprenda a pieno regime anche attraverso modalità innovative e tecnologiche, organizzative e didattiche.

Commentando il grande sforzo corale tra l’istituzione regionale, provinciale e  locale e tutto lo staff della Scuola per portare alla concretizzazione di questo soddisfacente risultato, il Presidente di ALMA Enzo Malanca si è così espresso:

Oggi ALMA raggiunge l’obiettivo che in questi mesi ha perseguito, vale a dire ripresa dell’attività didattica, dopo mesi di chiusura, obiettivo per il quale devo ringraziare tutto lo staff della Scuola, che anche in questi mesi ha lavorato per questo risultato con caparbietà ma anche con grande professionalità e rispetto per le normative vigenti. Ringrazio inoltre l’interesse dimostrato dal Presidente della Regione Stefano Bonaccini e dall’Assessore Alessio Mammi e tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno contribuito ed aiutato ad ottenere questo esito. Ringrazio infine la collaborazione della Provincia di Parma e del Comune di Colorno, nonché dei colornesi stessi, per aver accettato la richiesta della chiusura dei cancelli del secondo e terzo cortile della Reggia, condizione pressoché indispensabile e prevista nel Protocollo presentato alla Regione; condizione che ci auguriamo di poter superare nei tempi più brevi possibili in dipendenza dell’andamento dei dati della pandemia.  Quella che riparte oggi è un’ALMA ancor più motivata, che manterrà le proprie peculiarità di eccellenza e di una didattica basata fondamentalmente sulla caratteristica della cucina e dei prodotti agroalimentari italiani, ma aggiungendo anche una nuova visione di contatto con gli allievi mediante strumenti innovativi, sperimentati ampiamente in questo periodo e che rappresenteranno non una sostituzione di ciò che ALMA già aveva, ma un allargamento delle proprie potenzialità didattiche per raggiungere in un immediato futuro, nuove e più moderne proposte formative.”

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