Paolo Rancati

MASTER ALMA AIS

 


 

Tre aggettivi per definirti
Creativo, innovativo, originale

 

Come e perché hai approcciato il mondo della sommellerie?
Venivo dal mondo della mixology e mi ha sempre affascinato il misterioso e complesso universo del vino. Dopo il diploma AIS avevo il desiderio di lavorare in quel mondo e così ho scelto di intraprendere il master ALMA-AIS.

 

Cosa ha rappresentato per te l’esperienza in ALMA? Cos’è ALMA per te?
Il percorso formativo svolto in ALMA è stato determinante per poter avere le competenze necessarie per iniziare a praticare la sommellerie ad alto livello.  ALMA rimane sempre uno straordinario punto di riferimento nel settore e un luogo dove poter incontrare professionisti che possono aumentare notevolmente la rete di contatti lavorativi.

 

Raccontaci del tuo percorso una volta diplomato e la realtà di Aqua Crua.
Dopo il diploma sono rimasto per più di un anno nel posto del mio stage, lo stellato piacentino “La Palta”, dove ho svolto il ruolo di sommelier. La chiamata da parte di Aqua Crua è stata l’opportunitá che mi ha permesso di poter fare lo step successivo di carriera, poter avere la piena gestione di un importante cantina e poter esprimere al meglio la mia idea di abbinamento, spaziando tra sake, birre e cocktail.

 

Cosa consigli a un sommelier che esce da ALMA e vorrebbe entrare in questo mondo?
Il consiglio che posso dare ad un neo diplomato è di non smettere mai di studiare e confrontarsi con colleghi e soprattutto con produttori e consumatori. Per entrare nel mondo del vino è bene iniziare a conoscere anche piccole realtà è non solamente le aziende blasonate. Il vino va inteso come bene culturale e non come bene di lusso.

 

Quale esperienza non può mancare?
Sicuramente non possono mancare visite ad aziende e a manifestazioni dove si ha modo di entrare maggiormente di contatto con i professionisti di questo mondo.

 

Come sarà — o che tipo di caratteristiche dovrà avere — il sommelier del futuro?
Vedo il sommelier come una figura sempre più trasversale, che non assilla il consumatore esclusivamente con dati tecnici, ma che comunica le sensazioni che uniscono un vino a alla sua terra e al produttore.