Ilaria Ravanelli

CORSO SUPERIORE DI SALA, BAR & SOMMELLERIE DI ALMA

 


 

“Ho sempre voluto lavorare nel campo della ristorazione anche se non ho avuto le idee chiare su quale strada percorrere fino al quinto anno di istituto alberghiero. Da subito, però, avevo intuito d’esser più attratta dal mondo della sala, piuttosto che la cucina; l’interazione con le persone, il contatto con gli ospiti, sapevo sarebbero stati elementi che avrebbero potuto darmi più soddisfazione. Fin da piccola poi è cresciuto in me un certo legame con il vino, grazie alla piccola vigna di famiglia.

I miei nonni non mi permettevano di bere, giustamente, vista la mia età, ma mi permettevano degli assaggi misura bambino. Non sapevo ancora che questo nostro segreto, questo piccolo gioco, si sarebbe trasformato in qualcosa di ben più importante di un amore giovanile. Mi sono iscritta ad ALMA spinta dai miei genitori che volevano per me un percorso strutturato e di livello, motivandomi a fare delle mie passioni la via corretta da intraprendere. Così, mi sono buttata in questa avventura abbastanza incoscientemente, ma da subito il Corso Superiore di Sommellerie mi ha travolta di emozioni, coinvolgendomi completamente in esperienze importanti ed aprendomi finalmente gli occhi sulle scelte che avevo fatto fino a quel momento, scelte giuste! Di carattere sono curiosa, sempre attenta a cogliere tutti i possibili insegnamenti che le persone possono regalarmi.

Per questo motivo ci sono state molte figure chiave incontrate lungo la strada, sia durante il periodo residenziale a Colorno che tra lo staff de “La Peca” di Lonigo, dove ho svolto lo stage. Un ringraziamento speciale va però al mio mentore e coordinatore del corso Ciro Fontanesi. Certo non sono mancati gli scontri ma, come spesso accade, sono queste le persone che alla fine dei conti ti spronano maggiormente a crescere, migliorare e dare il massimo.

Uomo speciale anche Roberto Gardini, più che un semplice docente, capace di insegnare a credere in se stessi e a capire che ognuno di noi ha una voce, forte, attraverso la quale esprimere la propria personalità, aldilà della timidezza. ALMA è stata sicuramente essenziale per la mia istruzione, perché fosse completa, ma soprattutto mi ha cresciuta tanto, regalandomi tante conoscenze e forti amicizie che mi accompagneranno nella vita. Mi rendo conto di essere riuscita ad entrare a testa alta nel modo delle stelle Michelin solo grazie a questi insegnamenti, senza paura di sentirmi ancora “piccola”, come quando assaggiavo il vino con i nonni. Certo, l’umiltà è da tenere sempre ben stretta e so di non poter smettere di studiare, informarmi e conoscere, perché penso che in questo lavoro non si possa mai dire di “essere arrivati”.

Ora lavoro presso “La Madonnina del Pescatore” di Moreno Cedroni, incredibile realtà nella quale a soli 19 anni ho imparato a confrontarmi e a vivere, ancora una volta lontana da casa. Grazie a tutta la brigata e a Mariella, la moglie del patron, integrarmi non è stato difficile, e con la stessa naturalezza mi è stata data l’opportunità, prima, di ritagliarmi uno spazio accanto alla figura del primo sommelier Mauro, poi, di conquistare il mio ruolo di autonomia, libera di relazionarmi da sola con i clienti, anche se molto spesso suscito un divertente stupore nei loro occhi, increduli di fronte alle mie competenze e soprattutto della mia età.

La motivazione di tutto quello che faccio, dell’impego che ci metto ogni giorno, è una: AMO il vino e tutto quello che lo riguarda. Cerco sempre di portare con me la felicità che provo nel parlare di vino, di trasmettere quello che provo nel prendere in mano una carta dei vini o un semplice cavatappi, nell’aprire una bottiglia pregiata o nel dare consigli al cliente, affinché anche loro possano percepire la passione in un sorso.