Mangiando s'impara
Da mio padre in particolare, ho imparato che per viaggiare bisogna essere disposti a rinunciare a delle parti di sé stessi per poter accogliere la meraviglia di ciò che fino a quel momento non ci apparteneva. E che poi possiamo scegliere se farlo nostro o se rinunciarvi prima di riprendere il cammino.
Per me Alma è stata un viaggio. Sicuramente uno dei più intensi ed importanti, decisivo per certi versi. E’ un viaggio ancora in corso nel momento in cui scrivo quindi non so tirare le somme e fare un bilancio. Però so che dal momento in cui ho mandato la mia candidatura al corso nel novembre dell’anno scorso dalla mia casetta di Rue des Gravilliers a Parigi, ho sentito che stavo compiendo una scelta importante per il mio futuro, una scelta che l’avrebbe sicuramente condizionato; lo sapevo ma non immaginavo in che modo mi avrebbe profondamente cambiata – e messa in crisi, anche! – ponendomi di fronte a limiti ed insicurezze, ma anche a desideri ed ambizioni fino a quel momento mai affrontate. Direi che solo i grandi viaggi hanno questa capacità, di cambiare le persone con quello che hanno già dentro e non con quello che viene da fuori.