San Pellegrino young chef, ALMA dietro le quinte

Come dev’essere partecipare a un concorso culinario di portata internazionale? Come deve essere collaborare con i più grandi chef del mondo? Come si riuscirà a far fronte alla pressione al momento dell’impiattamento?

Queste sono le tre classiche domande che assillano ogni cuoco che intenda partecipare a una competizione. Nel caso di ALMA la questione è un po’ diversa. Già, perché alcuni tra i diplomati della Scuola Internazionale di Cucina Italiana hanno avuto la possibilità di partecipare a San Pellegrino Young Chef dando il loro contributo nella fase di realizzazione dei piatti con i quali gli young chef in competizione gareggiavano.

È stata una due giorni impegnativa ed entusiasmante. In una sola stanza le culture gastronomiche di tutto il mondo si incontrate e messe a confronto. Per gli allievi di ALMA il compito non è stato facile. Ognuno di loro infatti ha conosciuto lo young chef il giorno stesso della competizione, trovandosi di fatto catapultato all’interno del processo creativo di quest’ultimo. Tutte le speranze, i sogni, l’ambizione di un cuoco proveniente dall’altra parte del mondo d’un tratto sono state condivise con i diplomati, eletti a portatori di emozioni altrui.

L’evento è stato coinvolgente ed istruttivo, il contatto con gli chef ed i rispettivi tutor profondamente remunerativo sia dal punto di vista umano che professionale. Avendo solo una chance di misurarsi con i concorrenti, la ricetta e gli ingredienti, la sfida più grande è stata accertarsi che tutto venisse preparato come desiderato, onde evitare di creare disservizi. Credo che la SPYC sia un evento geniale ed utilissimo, sia per i partecipanti che per il mondo della gastronomia in generale, in quanto permette e favorisce un confronto ed uno scambio di idee ad ampio spettro, partendo dall’estro e dalla voglia di affermarsi di giovani chef capaci e motivati. Un’esperienza unica.
Carlo Maria Ricci, diplomato del Corso Superiore di Cucina Italiana di ALMA

San Pellegrino, col quale abbiamo ormai un rapporto duraturo da anni, ha affidato ad ALMA una grande responsabilità sia nel lavoro dietro le quinte di selezione delle migliaia di ricette e di questi giovani chef, sia durante queste giornate dando un intenso supporto tecnico. Stasera viviamo in questa splendida cornice quello che ogni giorno viviamo in ALMA, ovvero vedere questi giovani di talento alla ricerca del proprio destino. E tutto questo è per noi energia… ed è la ragione per cui ci sentiamo a casa. 
Andrea Sinigaglia, direttore generale di ALMA

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