Regione Emilia Romagna: una missione nell’Aseer per esportare il nostro modello
Quando si parla di turismo e di enogastronomia, l’Italia e ancora più specificamente l’Emilia Romagna, non può che essere chiamata ad esempio, testimonianza e guida per paesi che su questo versante stanno allargando la propria visione e cercando di migliorare la propria expertise. La valorizzazione del territorio, del patrimonio culturale, agroalimentare, dell’incentive sono capacità che il mondo ci riconosce e che viene spesso preso a modello, mutatis mutandis, anche da paesi molto diversi dal nostro.
Uno di questi è l’Arabia Saudita, paese che persegue questo obiettivo con ingenti investimenti, poiché proiettata oggi più che mai verso il mondo occidentale. Di questo studia progettualità e patrimonio identitario, al fine di replicare nel proprio territorio modelli e best practice iconici che hanno portato profitto e successo a chi ha saputo metterli in campo.
In questo contesto va a collocarsi la missione della Regione Emilia Romagna che è stata invitata al il Culinary Arts & Gastro-Tourism Symposium organizzato dalla Culinary Art Commission nell’Aseer, regione della penisola arabica che si affaccia sul Mar Rosso, grazie al supporto di Art ER e Clustu ER-Agrifood, l’associazione di imprese, centri di ricerca, enti di formazione che condividono competenze, idee e risorse per sostenere la competitività a livello Internazionale del settore agroalimentare. .
All’interno della delegazione, anche una rappresentanza parmigiana, che ha visto presenti Andrea Sinigaglia, Direttore Generale ALMA, Cristiano Casa, ex assessore al Commercio e Turismo e ex presidente di Visit Emilia e Marcella Pedroni, segretario generale di Fiere.
Nel corso del simposio, grazie anche agli speech dei delegati presenti, Parma è stata presa come esempio virtuoso, soprattutto per Budraidah, anch’essa Città Creativa UNESCO della Gastronomia, con la quale esistono potenzialità per una collaborazione futura.