“Garden to Glass”: l’arte della mixology di Willa Van Nostrand

Willa Van Nostrand infatti è molto più di una semplice barlady: scrive, dipinge ed espone le sue opere nella sua galleria d’arte, dimostrando altresì l’amore profondo per l’espressione creativa nelle sue molteplici forme. A questa attitudine si aggiunge la sua docenza presso la Johnson & Wales University a Rhode Island, per il “Beverage Management & Mixology Course”.

Il suo approccio è unico e innovativo, con l’idea del “Garden to Glass,” ossia “dal giardino al bicchiere”.

Tale filosofia la spinge ad esplorare il mondo che la circonda alla ricerca di ispirazione per i suoi cocktail. Quando è in fase creativa, si lascia guidare dai suoi sensi, dai colori e dagli elementi naturali che trova nei dintorni utilizzando liquori, aromi ed erbe raccolte in loco. Willa Van Nostrand è in grado di distillare bellezza e diversità territoriale in un unico drink. La sua cura per l’ambiente naturale si traduce fin dalla raccolta degli ingredienti. Un dettaglio non trascurabile poiché il prodotto finale non è solo un cocktail delizioso ma anche un prodotto eticamente sostenibile.

La sua connessione con la natura nasce da un’infanzia trascorsa in campagna: “Sarebbe troppo riduttivo o a tratti forse semplicistico pensare che il collegamento con il mondo della natura sia insito nella mia stessa natura. Fin da piccola dall’essere all’aria aperta interfacciandomi quotidianamente da bambina per gioco, oggi come vero e proprio lavoro, continua a rappresentare per me una parte ed una competenza unica per fare e trasmettere questo mio mestiere. Questa connessione profonda con la Terra, e lo dico con la “T” maiuscola quasi fosse una persona che con i suoi doni, sempre ciclicamente diversi, è in grado di comunicare attraverso le sue molteplici forme quanto un territorio nella sua ricchezza ha da offrire. La stessa parola mixology, rimanda alla sua atavica accezione di mescolare, bilanciare, ingredienti solo apparentemente distanti tra loro, che coniugati attraverso una sapiente e curiosa analisi gustativa di nuances e sfaccettature gustative riescono a sintetizzare insieme: Tradizioni, culture, persone.”

E mentre Willa condivide le sue tecniche e la sua filosofia “Garden to Glass”, affluiscono i suoi ricordi di infanzia nella fattoria in Massachusetts e il suo amore per Firenze e l’intera Italia, due passioni che cercando di condensare nei suoi drink, creano un ponte tra due mondi.

Questa lezione di mixology ha volto l’attenzione anche verso l’estetica del prodotto. Di fatto ogni bevanda, da “Amaro Santo,” “Little Italy,” a “Fiorello” e “Ginevra”, diventa così un’opera d’arte, in cui bellezza e armonia si declinano nelle proporzioni e tecniche del bartending.

Racconta nell’intervista di essere rimasta particolarmente stupita dalla calorosità e ospitalità ricevute: “L’ambiente intriso di positività si riconnette alla mia visione della vita, basata sul continuo scambio di energie, frequenze, vibrazioni. Ad ALMA c’è un senso molto olistico, un senso di puro benvenuto.”

È grazie a tutta questa sua expertise che le sue Masterclass sono state per gli allievi di ALMA un privilegio in termini didattici e formativi, poiché hanno svelato nuove prospettive sull’arte del bere miscelato.