Nel mondo artistico, quando il nome per fama e per lustro riesce a soppiantare il cognome a cui è in abbinata, significa che la grandeur di questo ultimo è universalmente riconosciuta. In principio di tutto c’era Vittorio Cerea, classe 1936. Vittorio, di umili origini, entra nel mondo dell’alta ristorazione iniziando all’età di soli diciassettenne anni prima come garzone al celebre caffè Nazionale di Bergamo, poi alla storica pasticceria Balzer, entrambi sotto il Sentierone, il viale più famoso del capoluogo. Tuttavia la vera data da segnare è il 6 aprile 1966 quando, a trent’anni, Vittorio Cerea e la moglie Bruna danno il via al proprio sogno ristorativo, aprendo da Vittorio.
Sono passati più di cinquantacinque anni da quell’aprile, eppur il sogno di regalare una delle più grandi esperienze di appagamento gastronomico, coniugandolo al concetto di ospitalità nella sua accezione più pura, si è sviluppato in un climax ascendente. Oggi, ad occuparsi del ristorante tre stelle Michelin, sono la signora Bruna Cerea e i cinque figli. Enrico e Roberto sono entrambi chef, a Francesco è affidata la direzione della ristorazione esterna, modello di riferimento di cucina prêt-à-porter e caposaldo del Gruppo, delle attività al di fuori del ristorante e della gestione della ricchissima cantina, Rossella è responsabile del coordinamento di tutti gli attori che lavorano all’interno della casa madre di Brusaporto, dell’accoglienza sia al Ristorante che presso il Relais&Chateaux La Dimora, oltre che ideatrice e promotrice della linea gift, mentre Barbara si occupa delle attività di back-office e di coordinamento di quelle di Charity.
Il coefficiente imprenditoriale dei Cerea fa sì che la galassia di Vittorio valichi il limes bergamasco portando il loro savoir faire di ospitalità tra Italia, Europa e Asia. Oltre al bistellato Da Vittorio presso il Carlton Hotel di St. Moritz, sul fronte asiatico con Da Vittorio Shanghai brillano altre due stelle e il New Wave by Da Vittorio, il primo restaurant museum inaugurato all’interno di UCCA Edge. A questo vanno aggiunte l’offerta diversificata tra il Terrazza Gallia, Il Carpaccio al Royal Monceau di Parigi, e il nuovo laboratorio di pasticceria DaV Pastry Lab sotto la direzione del pastry chef Simone Finazzi a cui si aggiunge oggi la sinergia con il chocolate designer e MAM Davide Comaschi e la storica pasticceria Cavour 1880 a Bergamo. Da segnare anche le formule informali sotto l’egida DaV: Cantalupa a Brusaporto e Mare presso lo Splendido Mare a Portofino e l’ospitalità con La Dimora, nel circuito Relais&Chateaux e Locanda Cavour che gravitano sempre intorno all’unico denominatore: eccellenza italiana in pieno stile Cerea, ora Maestri d’Arte e Mestiere per l’Ospitalità.