Laura Torresin, trevigiana di Castelfranco Veneto, dall’età di 13 anni decide di diventare vegetariana. La decisione in realtà forse non è frutto di uno studio approfondito ma una facile via di fuga da riso e fegatini che ogni domenica sua nonna preparava e metteva in tavola. La nonna, adorabile e affettuosa, non era infatti una cuoca sopraffina e Laura, pur di non deluderla, si impegnava per mangiare fino all’ultimo chicco di riso. Il vegetarianesimo quindi le sarà sembrato una via di fuga agevole, un segnale divino, la scusa perfetta per rendersi indipendente, culinariamente parlando, dalla parentela.
E così Laura cresce lontana da bistecche e hamburger, studia e trova lavoro nel settore di ricerca e sviluppo di moda e sport. Le manca qualcosa, mette in discussione le sue scelte, sente di dover approfondire un mondo che aveva deciso di abbandonare troppo in fretta. Trascorre i week end in una osteria, non come cliente ma come oste e un giorno, all’improvviso, decide di cambiare vita. Molla lavoro e dieta e vola in Australia. La cucina la aspetta, tra uova strapazzate, rapporto con i fornitori e conti da far quadrare.
Il rientro in Italia è dettato dalla voglia di approfondire le radici della cucina italiana. L’incontro con Mauro Uliassi e Antonia Klugmann la introducono a un rapporto con il cibo che parte dallo studio per poi toccare la pratica. Dopo la vittoria al concorso Almost Famous Chef di San Pellegrino, fiorisce in lei l’indole didattica che la farà passare da allieva del 11° Corso Superiore di Cucina Italiana in ALMA a docente dello stesso Corso solo qualche anno e qualche esperienza dopo aver ottenuto il diploma.
La cucina intesa come studio, come ricerca, come curiosità e come arma per non subire l’imposizione culturale del cibo divengono in breve tempo i valori cardine su cui Laura Torresin imposta la sua formazione e che si riflettono sul suo metodo di insegnamento.
Argomento: i vegetali e la stagionalità
Piatto preferito da gustare: Pasta al pomodoro
Piatto preferito da cucinare: Pasta fresca
La cucina in 3 parole: Cultura, gusto, intelligenza