Giuseppe Pellegrino nasce a Cosenza nel 1984. Impostato e preciso per natura si immagina meccanico ma il padre, al momento del passaggio tra scuole medie e superiori, lo indirizza verso l’Istituto Alberghiero. Mai consiglio fu più apprezzato perché Giuseppe tra i fornelli trova la sua dimensione. L’intera arte della culinaria lo affascina, dalla tecnica di intaglio ai diversi tipi di cottura, senza dimenticare l’aspetto estetico che il cibo deve assumere prima di essere presentato.
L’aspetto cerimoniale della professione lo attrae e lo porta a lavorare in diverse sale da cerimonia a 5 stelle del cosentino. È un trionfo di accortezze al servizio dei grandi numeri. Pellegrino impara subito a coniugare professionalità con produzione e qualità con decorazione. Capisce l’importanza della creatività nel lavoro e riesce a dare libero sfogo alla sua fantasia. Vede trasformarsi la fatica in sacrificio e in seguito lo stesso sacrificio in soddisfazione. L’ambizione lo spinge a viaggiare tra grandi hotel dello Stivale, a caccia di culture gastronomiche lontane, col fine di arrivare ad avere un palato completo supportato da doti tecniche esemplari.
La fame di apprendimento lo porta a frequentare, in veste di commissario esterno, gli esami di qualifica di diversi Istituti Alberghieri. Frequenta anche il progetto Alma Maestro, sviluppato in diverse lezioni magistrali per docenti alberghieri, per poi, nel 2015 a seguire la Summer School, sempre in ALMA. La folgorazione arrivata all’interno delle mura della Reggia di Colorno gli fa mettere radici in terra emiliana. L’incarico di Docente del Corso Tecniche di Cucina è dietro l’angolo e dal 2016 Pellegrino è diventato il punto di riferimento dei nuovi aspiranti chef. Oggi è docente al Corso Superiore di Cucina Italiana.
Argomento: l’estetica del cibo… Perché anche l’occhio vuole la sua parte.
Piatto preferito da gustare: Spaghetto aglio, olio e peperoncino
Piatto preferito da cucinare: Spaghetto aglio, olio e peperoncino
La cucina in 3 parole: Sacrificio, amore, passione