Fulvio Vailati Canta è un lodigiano con un passato sui generis e una mente in continua evoluzione. Diplomato come perito elettrotecnico, intravvede nel settore della veterinaria un possibile scorcio per il suo futuro. Per 2 anni il fatto di concentrare tutte le sue energie sullo studio delle terapie da poter applicare agli animali lo entusiasma. La chiamata al mondo della gastronomia gli arriva in sogno, sussurrata dal nonno. La sua intraprendenza e modernità destano il sonno di Vailati che senza bisogno nemmeno di guardarsi allo specchio decide di cambiare vita, entrando per la prima volta in una cucina. I 3 anni successivi trascorrono con leggerezza e si rivelano pieni di soddisfazioni per Fulvio che tra pentole e fornelli sembra essere davvero felice.
Curiosità, ricerca di nuove sfide e coraggio lo spingono nel 2011 ad iscriversi al Corso Superiore di Pasticceria di ALMA. “Era una materia che non capivo. Mi era capitato di dover lavorare in pasticceria al ristorante ma mi limitavo a eseguire senza capire cosa stessi facendo. Non riuscivo a digerire questa cosa”. Detto fatto, Vailati Canta si ritrova di nuovo dietro i banchi di scuola e capisce che la materia che aveva deciso di approfondire diventerà a breve la compagna di una vita. Lo stage presso le Calandre si trasforma in un soggiorno di 3 anni dopo i quali, tra continue ricerche e sperimentazioni, decide di tornare in quel di Colorno come docente e responsabile della pasticceria del Corso Superiore di Cucina Italiana.
Memore del suo passato e conscio della sua ammirevole poliedria, Fulvio Vailati Canta si presenta come maestro ispiratore in termini di curiosità, dalla formidabile abilità di non fermarsi di fronte allo sconosciuto sia esso di carattere tecnico o gustativo. Della sua carriera rimpiange solo una cosa: non essere stato presente ad una edizione di Identità Golose che lo avrebbe reso famoso… Ma questa è un’altra storia.
Argomento: la materia prima e il gusto. In cucina come in pasticceria è fondamentale provare, riscoprire e utilizzare tecniche, anche molto semplici, in grado di valorizzare la materia prima. L’obiettivo di questa ricerca è quello di riuscire a dare a un ingrediente già conosciuto nuove forme e consistenze senza però intaccarne la naturalità e la purezza.
Dolce preferito da gustare: Cannolo siciliano
Piatto preferito da cucinare: Le verdure e i pesci
La cucina in 3 parole: Materia, emozione, soddisfazione