Federico Vigilante

Nato a Napoli, Federico Vigilante dopo il liceo scientifico intraprende la carriera universitaria seguendo l’indirizzo di storia e filosofia. Complice però il lavoro dei genitori, ristoratori, e una passione che vedeva via via accrescersi dentro di lui per la cucina, decide di svoltare e dopo aver lasciato gli studi, dedica due anni a fare esperienze ai fornelli in numerosi locali di Napoli.

Poi, i Caraibi, dove i genitori nel frattempo avevano aperto un ristorante e dove un giovane Vigilante inizia a mettersi alla prova con i grandi numeri. All’età di 22 anni, decide però di volere plasmare ulteriormente la propria professionalità attraverso corsi di formazione: è lì che avviene l’incontro con ALMA, dove segue il Corso di Tecniche Base.

La voglia di viaggiare e provare tutto in prima linea prevale su quella di portare avanti gli studi e così torna ai Caraibi, nella cucina paterna, per poi spostarsi a New York e infine approdare nelle assolate terre di Abu Dhabi. Qui approda all’hotel di Yas Island, una delle sedi più prestigiose della catena alberghiera Radisson Blu, dove rimarrà per circa un anno come chef del ristorante alla carta Italiano all interno della struttura . Successivamente approda nella compagnia alberghiera Jumeirah, dove sarà chef del ristorante italiano del primo hotel di lusso tra le sabbie del deserto.

Dopo otto anni all’estero, decide di tornare in Italia, in particolare in ALMA, stavolta non come studente, ma come docente. La possibilità di studiare le ricette, sperimentarle, per poi spiegarle agli alunni è ciò che maggiormente lo ha spinto a scegliere definitivamente questa strada, forte anche delle esperienze in brigata, dove ha imparato a creare un gruppo coeso che punta verso un unico obbiettivo, ovvero la buona riuscita del servizio e l’affiatamento del gruppo.

Oggi lo chef Vigilante è un docente esigente con i propri studenti, per spronarli, per farli esprimere al meglio e ripagare i loro sacrifici.

 

Il piatto che ama degustare:  la parmigiana di melanzane di zia Fabiana.

Il piatto che ama cucinare: le carni al barbecue.

La cucina in tre parole: storicità, contaminazione, condivisione.

I corsi del docente