Davide Oldani, Guest Chef al Corso Superiore di Cucina Italiana

Un racconto di vita, di passioni, di alta cucina, di design e marketing. La ricetta di un grande piatto e una ricetta per il successo. Una lezione di cucina, in piedi, al lavoro dietro al bancone, e una chiacchierata informale, tra vissuti e consigli, seduto di fronte a una platea.

E’ stata tutto questo e molto di più la masterclass di Davide Oldani, Chef Patron del D’O di San Pietro all’Olmo a Cornaredo, che si è svolta ieri all’interno del Corso Superiore di Cucina Italiana 58^ edizione.

Iniziato con un omaggio al suo più grande maestro, Gualtiero Marchesi, al quale lo chef deve la sua formazione e ispirazione, l’incontro con gli allievi ALMA ha visto ripercorrere le tappe brucianti della carriera di Oldani che, abbandonato il sogno di diventare calciatore, ha rivolto il suo talento altrove: prima di tutto alla cucina, ma anche al design, alla scrittura, all’imprenditoria e persino alla radio.

La sua “Cucina Pop” ha conquistato il pubblico e la critica, tanto che guide gastronomiche e riconoscimenti autorevoli lo consacrano tra i più grandi chef della cucina italiana: 2 Stelle e successiva Stella Verde della Michelin Guide, Premio Cuoco dell’Anno di Identità Golose 2022 e l’ingresso in “Les Grandes Tables du Monde“.
Un successo arrivato non per caso, ma a seguito di una grandissima gavetta a fianco dei più grandi protagonisti della storia gastronomica di sempre, da Albert Roux a Alain Ducasse, passando, appunto, dal grande Maestro Gualtiero Marchesi.
Non solo successi gastronomici sulla sua strada: da segnalare nel 2008 l’Ambrogino d’oro ricevuto dal Comune di Milano e, nel 2013, il suo intervento ad Harvard in cui ha condiviso la sua esperienza imprenditoriale, in riferimento a una case history sul suo ristorante pubblicata sulla prestigiosa Harvard Business School Review.

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