ALMA al Fancy Food di New York
Tre giorni di incontri, presentazioni, show cooking ma soprattutto di grandi eccellenze. L’appuntamento del 67^ Summer Fancy Food di New York ha puntato riflettori sulla Food Valley emiliano-romagnola, che con i suoi prodotti Dop e Igp è stata protagonista nella più importante fiera del Nord America dedicata all’agroalimentare di qualità e all’innovazione del settore.
Foto credits: Ellen Silverman, Fabrizio Dell’Aquila
La missione della Regione Emilia – Romagna
Una vetrina d’eccezione per la Food Valley, coi suoi 44 prodotti Dop e Igp unici al mondo, protagonisti a questo appuntamento nel cuore dell’economia a stelle e strisce, in un mercato che già oggi sfiora in valore il miliardo di euro per l’agroalimentare regionale.
L’export agroalimentare verso gli Usa: i dati
Nel 2022, ha sfiorato i 10,5 miliardi di euro il valore delle esportazioni emiliano-romagnole verso gli Usa – con un peso del 12,4% sul totale dell’export nazionale – in crescita del 31,2% sul 2021 e del 60,4% sul 2019. L’agroalimentare allargato (comprese le macchine per l’agricoltura) vale 932 milioni di euro, +20,8% sul 2021 e + 50,7% sul 2019. Un dato quello dell’agroalimentare che conferma un buon andamento anche nel primo trimestre 2023 con 243 milioni di euro, in aumento rispetto ai primi tre mesi del 2022 del 16,6%.
Come hanno sottolineato Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia – Romagna e Alessio Mammi Assessore regionale all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca: “Alcune dei prodotti più apprezzati in tutto il mondo parlano emiliano-romagnolo. Specialità che sono sinonimo di qualità e di un forte legame con il territorio. E oggi siamo stati qui a fianco delle nostre imprese e dei Consorzi di tutela per consolidare ulteriormente il nostro posizionamento in un mercato per noi molto importante e aumentare la tutela dei prodotti a qualità regolamentata. Una nuova tappa dell’impegno a fianco del sistema produttivo regionale e per rafforzare le relazioni e i progetti comuni. Un impegno che va perseguito con determinazione anche in questo periodo non facile, dopo gli effetti devastanti dell’alluvione, per dare anche in questo modo un contributo alla ripartenza”.
Il network internazionale di ALMA
La partecipazione di ALMA al Summer Fancy Food, si inserisce all’interno dell’importante progetto di sviluppo e consolidamento delle relazioni internazionali portate avanti nel corso di questi anni in tutto il nord America. Sia a livello istituzionale con la Regione Emilia Romagna sia con i nuovi rapporti con l’Institute of Culinary Education o il Culinary Institute of America, senza dimenticare la storica relationship con le scuole partner canadesi nel network ALMA come il George Brown College, ITHQ- Institut de tourisme et d’hôtellerie du Québec e il VCC – Vancouver Community College.
Come ha commentato Andrea Sinigaglia direttore generale di ALMA: “ALMA è lieta dell’incarico che la regione Emilia Romagna le ha affidato per il Summer Fancy Food 2023. Con il nostro operato rappresentiamo costantemente il patrimonio gastronomico italiano, attraverso le ricette e la comunicazione della cultura che le ha generate. Per tre giorni, gli chef Mario Marini e Antonio De Ieso, si sono avvicendati tra cooking show e degustazioni di prodotti tipici, dove il punto focale è stato l’amore per la cucina italiana e la necessità di formazione del popolo statunitense rispetto alla gastronomia nostrana. L’aspetto emerso dal confronto con gli americani, durante gli eventi vissuti allo stand della Regione Emilia Romagna, è la curiosità che occorre avere per entrare nella profondità della cucina italiana, una cucina che non si smette mai di scoprire. Ringraziamo il supporto della Dott.ssa Francine Segan, acclamata storica dell’alimentazione e amante dell’Emilia Romagna e dell’Italia, dello chef Massimo Bottura e di tutti i protagonisti che hanno animato lo stand, probabilmente il più visitato dell’intero festival.”
Le tasting session con le eccellenze regionale valorizzate da ALMA
Le eccellenze enogastronomiche Made in Emilia-Romagna saranno al centro di un intenso programma di show cooking e incontri realizzati dagli ALMA Ambassador Mario Marini e Antonio De Ieso, coinvolgendo i consorzi con prodotti come:
- Aceto balsamico tradizionale di Modena DOP
- Aceto balsamico tradizionale di Reggio-Emilia DOP
- Confettura di Amarene brusche di Modena IGP
- Coppa piacentina DOP
- Cotechino di Modena IGP
- Grana Padano DOP
- Pancetta piacentina DOP
- Parmigiano Reggiano DOP
- Piadina romagnola IGP
- Prosciutto di Modena DOP
- Prosciutto di Parma DOP
- Salame piacentino DOP
Tra gli illustri visitatori dello stand dell’Emilia Romagna al Fancy Food, uno degli ambassador non solo delle eccellenze regionali ma della cucina italiana nel mondo Massimo Bottura ha così commentato: ” ALMA è la scuola che sorge a Parma ed è probabilmente la migliore che abbiamo in Europa. Le persone, gli stagisti e i giovani chef che arrivano in Osteria Francescana, sono i migliori stagisti che abbiamo mai avuto. E più del 90% di essi, grazie alle loro qualità professionali, fa parte della famiglia dell’Osteria Francescana“.
Il Raviolo di Ravioli: l’iconica ricetta di Isa Mazzocchi protagonista dello showcooking del Consorzio del Parmigiano Reggiano DOP
Intervista a Isa Mazzocchi, Patron del Ristorante La Palta di Borgonovo Val Tidone (PC), * Stella Michelin, che nell’occasione del Fancy Food ha “donato” la sua storica ricetta realizzata dagli Chef Ambassador ALMA Mario Marini e Antonio De Ieso
Ci racconti come è nato questo raviolo?
“E’ stato come quando ti si illumina una lampadina in testa, ma sai già che sarà una missione impossibile. Siamo partiti dalla volontà di valorizzare le varie stagionature del Parmigiano Reggiano, delle quali si dovevano percepire tutte le sfumature, dalla più giovane alla più stagionata.
É stato come ricreare una metafora del ciclo della vita, in cui la stagionatura più giovane è il bambino appena nato, quella più vecchia l’uomo anziano. Le prime stagionature si lasciano lavorare, puoi aggiungere più liquido, toglierlo, ma riesci sempre ad avere un buon risultato. Quelle centrali, l’adolescenza, sono quelle più difficili da calibrare perché impazziscono sempre, sono molto ribelli. Poi arrivi all’ultima, centodieci mesi: hai tra le mani un fossile, durissimo, difficile da grattugiare, ma durante la cottura si sprigionano delle morbidezze e delle sfumature latenti, come la carezza di una persona anziana che ti regala tutta la saggezza“.
Come mai hai scelto questa ricetta per il Fancy Food?
“Sono molto contenta di aver condiviso con ALMA la mia ricetta, innazitutto per il valore formativo che rappresenta a livello internazionale e perchè certa che avrebbe saputo far rivivere queste emozioni.
Questo piatto è emblema di un prodotto come il Parmigiano Reggiano, di monolitica e celebre fama, perfettamente riconoscibile sia nell’aspetto che nel sapore. Credo che troppo spesso all’ estero quando si parla di Parmigiano Reggiano si pensi a un formaggio unico, statico nella forma e nella sua precisa connotazione gustativa. In questo prodotto invece io vedo una sorta di trasposizione della crescita umana, un dinamico viaggio, come la vita, che si arricchisce di esperienze e sfumature. Proprio come le diverse stagionature che una forma di Parmigiano può acquisire“.
E’ un piatto che continua a ispirare oltre che emozionare…
“Nel futuro vorrei riuscire a raccontare in questo raviolo di ravioli anche un altro elemento materico che contraddistingue in Parmigiano Reggiano: la crosta.
Riflettendoci, questa, con la sua concentrazione gustativa, è sempre stata utilizzata nelle cucine domestiche, specie per dare gusto alle zuppe, ai minestroni o a tutte quelle preparazioni che solo apparentemente potevano avere poca grinta. Invece, con questo elemento che è sì povero ma che dal punto di vista gastronomico definiremmo oggi umami, siamo in grado di ribaltare completamente l’esito finale di una ricetta. Ricordandoci come, ancora una volta, la cucina delle nostre mamme e delle nostre nonne fosse un’autentica manifestazione di consapevolezza domestica, stagionale e soprattutto di sostenibilità e riduzione dello spreco”.
Intervista a Faith Willinger
In occasione della partecipazione di ALMA al Summer Fancy Food di New York, abbiamo fatto quattro chiacchiere con la giornalista e scrittrice americana, che tanto ha da raccontare e svelare sul legame fra il nostro paese e gli Stati Uniti. Trasferitasi in Italia nel1972, ama definirsi born-again italian, rinata in Italia, dove tutto ha studiato e assaggiato dell’Italian food and wine. Ha interagito con i più importanti chef del nostro paese, attraversato in lungo e in largo la penisola, conosciuto maestri artigiani di ogni regione, stretto amicizie decennali. La sua cultura enogastronomica è tale che Netflix l’ha voluta come curatrice della serie Chef’s Table.