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È in quella parte di Campania che nei millenni ha saputo affascinare popoli e culture che sorge una delle insegne più longeve della grande ristorazione italiana: il Don Alfonso 1890, di Alfonso Iaccarino.

Prima i Greci a fondarne le prime colonie, i Romani ad innamorarsi, gli Arabi a mescolarla con la loro raffinata spirale di tradizioni e nuovi prodotti, avviluppandosi alle culture che queste terre conosceranno tra dominazioni di grandi imperatori germanici fino agli opulenti fasti borbonici: qui, nel 1973, Alfonso Iaccarino decide di aprire a Sant’Agata dei due Golfi, nel cuore della Penisola sorrentina il suo Don Alfonso1890. Rendendo omaggio, con questa data, al nonno che lo aveva iniziato al c ulto della buona tavola mediterranea. Il sole che si affaccia sulle scogliere a picco a sul mare della Costiera Amalfitana sembra riflettere anche la cucina di questo grande cuoco che da oltre 40 anni fa scoprire al mondo le stupende materie di questo territorio. Amico, confidente ma anche compagno di ricerca di Ansel Keys, padre e scopritore della dieta mediterranea, Iaccarino farà del suo Don Alfonso non un semplice ristorante ma un vero e proprio crocevia, dove questo maestro, e oggi anche tutta la sua famiglia, intersecano professionalità e capacità d’innovare nel rispetto della tradizione.

Lo scopo? Rivelare al mondo la cultura e i valori di un caleidoscopio gastronomico dalle mille sfaccettature di profumi e sapori. Per Alfonso Iaccarino il cibo che diventa patrimonio di una terra ne è la sua espressione, al pari di un monumento o di una rappresentazione architettonica. Il locus amoenus del Don Alfonso si configura come uno dei templi assoluti del fasto paesaggistico gastronomico, raccontandone l’italiana mediterraneità e l’ospitale calore partenopeo. Oggi Alfonso Iaccarino insieme alla moglie Livia, e ai figli Ernesto e Mario, vanta una collezione di locali in tutto il mondo: Canada, Nuova Zelanda, Macao, e Stati Uniti. Il desiderio di trasmettere le sue conoscenze non si è mai fermato, proprio come la passione inesauribile per la sua terra che guida questo grande Maestro d’Arte e Mestiere.

 

 

 

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