Alessandro Tomberli è maître e direttore di sala della celebre Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei templi sacri della ristorazione italiana nel mondo. Diplomato nel 1984 all’Istituto alberghiero Saffi di Firenze come addetto sala-bar, nel 1985 frequenta il corso sommelier Ais e lavora dal 1988 come sommelier, poi dal 1995 come direttore di sala presso l’Enoteca, la cui cantina Luigi Veronelli definiva «immensa, leggendaria, inimitabile».
Questo ristorante fra i più famosi al mondo (tre stelle Michelin), cela infatti al suo interno una delle cantine più preziose, fornite, ricercate e assortite del pianeta: oltre 100mila bottiglie, con vere e proprie perle dell’enologia mondiale, altrove introvabili. Un viaggio a ritroso nel tempo che parte dal 1861, l’anno del vino più vecchio in carta, uno straordinario Château Lafite-Rothschild. È lui, Alessandro Tomberli, che ha le chiavi del Paradiso enoico di Giorgio Pinchiorri, dove lavora da 30 anni: oltre 100mila bottiglie di vini con più di 3.500 etichette delle più blasonate cantine dei cinque continenti.
Un compito non facile che richiede anche una capacità di memoria olfattiva eccezionale per la vastità di scelta in cantina e l’aggiornamento continuo. Afferma: «Adoro i vini che interpretano e fanno riconoscere il terroir da cui provengono, che hanno un’identità propria e sincera, che si differenziano dagli altri per piccoli particolari, a volte impercettibili… i vini che maturano lentamente e lentamente ci lasciano ricordi, emozioni e stati d’animo. Non ho un vino preferito, ma ho tanti desideri». Nel 2014 ha ottenuto l’ambitissimo premio di miglior sommelier d’Italia, ai Best Italian Wine Awards, a cura di una giuria internazionale di altissimo livello. Svolge con frequenza attività didattica in diversi contesti formativi, fra cui ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.