Per il nuovo Maestro d’Arte e Mestiere in pasticceria, alla parola arte si affianca quella di figlio, poiché questo interprete dell’arte dolciaria italiana, è cresciuto in un luogo dove la pasticceria per cinquant’anni ha rappresentato un affare di famiglia. Prima i rudimenti e poi le tecniche vere e proprie: Alessandro Dalmasso trova come maestro proprio suo padre che lo introduce al culto della dolcezza. Rubare con gli occhi per apprendere, ripetere il gesto per farlo proprio.
Non vi sono dubbi: se la carriera è presto scritta come artigiano del dolce, le ambizioni di Alessandro corrono più veloci della sua età e la voglia di competere in questo campo è altrettanto forte. A soli 17 anni Dalmasso rappresenta al Gran Prix Juniores de la Patisserie a Lione l’Italia e a 23 apre la sua pasticceria ad Avigliana alle porte di Torino, anticipando i tempi odierni dove la pasticceria e il cioccolato artigianale sono divenuti iconici sinonimi di eccellenza.
La vocazione di Dalmasso per i concorsi internazionali porterà sul podio questo maestro pasticcere in più e più occasioni. Il suo palmares dal 1991 si va arricchendo di argentee sfumature, coronandolo nel 2015 e nel 2021 con l’oro alla Coupe du Monde de la Patisserie di Lione come direttore tecnico della squadra italiana. Cifra stilistica di un grande Maestro d’Arte e Mestiere, abile non solo nel sapere fare, ma anche nell’insegnare. L’atelier di Dalmasso tra gianduia e cremini nel cuore della sua terra, il Piemonte, è un luogo che con le sue creazioni sintetizza il complesso e rodato percorso di realizzazione tecnica che sottende lo stile elegante di questo artigiano della pasticceria.